HUMAN RIGHTS? HOPE

curated by Roberto Ronca
organization Debora Salardi

FONDAZIONE CAMPANA DEI CADUTI

2 Giugno > 2 Novembre 2023

June 2nd > November 2nd, 2023

URBAN CENTER

CHIESA DEL REDENTORE

4 Giugno > 31 Luglio 2023

June 4th > July 31st, 2023

Rovereto (TN) – Italy

curated by Roberto Ronca
organization Debora Salardi

152 Artisti da 38 Nazioni Difendono il Diritto di avere Diritti

152 Artists from 38 Countries Defend the Right to Have Rights

_guroga Behnaz Abdollahi Laura Agostini Franco Altobelli Marina Ambrosetti Anchiquearts Hristina Andreeva Alfredo Avagliano Chiara Avanzo Rossella Baldecchi Maddalena Barletta Serena Battisti Paola Bellinato Bernie Carla Maria Bertolini Luisa Bifulco Silvano Biondani Linda Blokken Bluer Gina Bonasera Brahim Boulminate Caroline Burraway Milena Buzzoni Gabriella Calliari Landivar Massimo Cappellani Enzo Casale Jean-Louis Casazza Alex Cattoi Elena Cermaria Geraldine Clarkson Roberto Coccoloni Nena Cont Eugenio Coppo Margarita De Andreis Francesco De Lorenzo Manuel De Marco Albert Dedja Carmine Di Pietro Vanda Dimattia Maria Donnici Roberto Dovesi Claudio Elli Tonia Erbino Remigio Fabris Ornella Falavigna Yirui Fang Bibi Ferragutti Laurent Fievre Ignazio Fresu Antonio Fumagalli Hugo Gallegos Elda Gavelli Marco Gemelli Gianfranco Gentile Svetoslava Georgieva Lucio Greco Isabella Guidi Lydia Hoffnungsthal Theo Hues José Ney Mami Kawasaki Ludmila Kazinkina Yuni Ko Fenia Kotsopoulou  Stella Kukulaki Kyrahm e Julius Kaiser La Chigi Annalisa Lenzi Roberto Lorenzini Ornella Luvj Luvisotto Gustavo Maestre Antonella Maggi Ruggero Maggi Annette Mahoney Annamaria Mainardi Francesca Romana Mainieri Gabriella Maldifassi Lorenzo Marabini Federico Marcoaldi Mari Yamagiwa Federica Marini Roberta Masciarelli Roberto Matassoni Maurinomangiapanino Giovanni Mazzi Claudia Mazzitelli Olga Melehina Memo-Art Francesco Mestria Mia Morena Stoyan Minkov Laura Muolo Pantaleo Musarò Pierluigi Negriolli Margaret Nella Arvin Ombika Francesco Orazzini & MatteoLenzi Giulio Orioli Laura Ottolini Carla Palhinha Teresa Claudia Pallotta Nicole Papaeftimiou Flavio Pellegrini Laura Pellizzari Paolo Perbellini Luca Piccini Yajaira M Pirela M Albino Pitti Graziana Pizzini Carmen Popescu Mohammad Rahimi Silvia Rea Francesco Risola Marco Ronga Imerio Rovelli Marzia Sacchiero Alex Sala Nobxhiro Santana Mira Satryan Cinzia Scarpa Jean Scuderi Vittorio Sedini Mariana Siebold Anna Silivonchik Antonella Soria Maria Stamati Violeta Strimbeanu Rodica Strugaru Simonetta Testa Marcello Toma Andreas Tomblin Elina Tsingiroglou O Yemi Tubi – Moyat Kujtim Timi Turkeshi Daniela Usai V.e. Raffaella Vaccari Angela Valentini Luisa Valenzano Marina Vitolo Lìdia Vives Petr Vlach WeWill – Raffaella Rosa Lorenzo e Germana Lorenzo Madeleine Wories Armand Xhomo Blerta Xhomo Monica Zarba ZERONEGATIVO Susi Zucchi

IRAN GERMANY ITALY COLOMBIA BULGARIA FRANCE BELGIUM MOROCCO UK ECUADOR COSTA RICA ALBANIA CHINA GREECE BRAZIL MEXICO VENEZUELA USA SPAIN CUBA JAPAN RUSSIA SOUTH KOREA CANADA DENMARK LATVIA PERÙ NIGERIA MAURITIUS PORTUGAL ROMANIA POLAND TAIWAN GUATEMALA BELARUS CYPRUS CZECHIA NEDERLANDS

IL CONCEPT

ITA

HUMAN RIGHTS? HOPE
L’EDIZIONE 2023

PACE, GIUSTIZIA E ISTITUZIONI FORTI

L’obiettivo numero 16 degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile è dedicato alla promozione di società pacifiche ed inclusive ai fini dello sviluppo sostenibile, e si propone inoltre di fornire l’accesso universale alla giustizia, e a costruire istituzioni responsabili ed efficaci a tutti i livelli.
Fatti e cifre
• Tra le istituzioni più affette da corruzione, vi sono la magistratura e la polizia
• Corruzione, concussione, furto ed evasione fiscale costano ai Paesi in via di sviluppo circa 1,26 mila miliardi di dollari l’anno; questa somma di denaro potrebbe essere usata per sollevare coloro che vivono con meno di 1,25 dollari al giorni al di sopra di tale soglia per almeno sei anni
• La percentuale di bambini che lasciano la scuola primaria nei Paesi colpiti da conflitti ha raggiunto il 50% nel 2011, comprendendo 28,5 milioni di bambini; ciò dimostra l’impatto che le società instabili hanno su uno dei principali obiettivi inseriti nell’agenda del 2015: l’istruzione
• Lo stato di diritto e lo sviluppo sono caratterizzati da una significativa interrelazione e si rafforzano a vicenda, rendendo tale compresenza necessaria per lo sviluppo sostenibile a livello nazionale ed internazionale.
Traguardi
16.1 Ridurre ovunque e in maniera significativa tutte le forme di violenza e il tasso di mortalità ad esse correlato
16.2 Porre fine all’abuso, allo sfruttamento, al traffico di bambini e a tutte le forme di violenza e tortura nei loro confronti
16.3 Promuovere lo stato di diritto a livello nazionale e internazionale e garantire un pari accesso alla giustizia per tutti
16.4 Entro il 2030, ridurre in maniera significativa il finanziamento illecito e il traffico di armi, potenziare il recupero e la restituzione dei beni rubati e combattere tutte le forme di crimine organizzato
16.5 Ridurre sensibilmente la corruzione e gli abusi di potere in tutte le loro forme
16.6 Sviluppare a tutti i livelli istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti
16.7 Garantire un processo decisionale responsabile, aperto a tutti, partecipativo e rappresentativo a tutti i livelli
16.8 Allargare e rafforzare la partecipazione dei paesi in via di sviluppo nelle istituzioni di governance globale
16.9 Entro il 2030, fornire identità giuridica per tutti, inclusa la registrazione delle nascite
16.10 Garantire un pubblico accesso all’informazione e proteggere le libertà fondamentali, in conformità con la legislazione nazionale e con gli accordi internazionali
16.a Consolidare le istituzioni nazionali più importanti, anche attraverso la cooperazione internazionale, per sviluppare ad ogni livello, in particolare nei paesi in via di sviluppo, capacità per prevenire la violenza e per combattere il terrorismo e il crimine
16.b Promuovere e applicare leggi non discriminatorie e politiche di sviluppo sostenibile
L’edizione 2023 di “HUMAN RIGHTS?” evidenzia in maniera chiarissima e palese quanto sia necessario, per tutte le persone di tutto il mondo, la creazione di società pacifiche, inclusive, giuste, eque, attraverso l’eliminazione di pratiche gravemente dannose per la costruzione di una società sana e giusta; non da ultimo è necessario parlare delle buone pratiche utili ad aprire al dialog per prevenire il conflitto, sopratutto nei tempi che ci accompagnano: questo deve essere obiettivo fondamentale di ogni governo, di ogni istituzione e di ogni essere umano.
Parlando di conflitti, di corruzione, di violenza di qualunque genere, di esclusioni sociali, di discriminazione, risulta evidente come questa edizione di “HUMAN RIGHTS?” sia una sorta di naturale riepilogo di quanto affrontato fino ad ora nelle edizioni precedenti.
In questi anni, infatti, abbiamo parlato dei diritti delle donne, del diritto all’istruzione e all’educazione, dell’ambiente, del diritto al riconoscimento delle diversità, del diritto al lavoro, del diritto all’acqua come principale sostentamento alla vita, del diritto alla pace per tutti e del diritto al libero movimento dei popoli nel mondo e molto altro.
Ora, con questo nuovo evento, ripdendiamo e rielaboriamo questi concetti, fondamentali per una vita dignitosa e ugualmente riconosciuta a tutti, e ne riparliamo con una modalità che include tutti questi argomenti e molti altri.
Parlare di diritti significa parlare anche di doveri. Come è diritto di tutti vivere una vita inclusiva, è dovere di tutti rispettare i diritti altrui, costruire una società equa e difendere i diritti di tutti a prescindere dalla provenienza e dalla cultura.
“HUMAN RIGHTS?” non è mai stata una argomentazione semplice. Gli Artisti e le Artiste di tutto il mondo hanno dovuto interpretare attraverso le immagini e i significati dei concetti molto complessi e spesso davvero scomodi. Eppure sono sempre riusciti a offrire al pubblico delle visioni chiare, immediate e fortemente significative, aiutandolo a riflettere come, forse, non è così usuale fare in un evento di arte contemporanea.
Ancora una volta la parola alla maestria all’Artista.

THE CONCEPT

ENG

HUMAN RIGHTS? HOPE
EDITION 2023

PEACE, JUSTICE AND STRONG INSTITUTIONS

Goal number 16 of the Sustainable Development Goals is dedicated to promoting peaceful and inclusive societies for the purpose of sustainable development, and also aims to provide universal access to justice, and to build accountable and effective institutions at all levels.
Facts and numbers
• Among the institutions most affected by corruption are the judiciary and the police
• Corruption, bribery, theft and tax evasion cost developing countries about $1.26 trillion a year; this amount of money could be used to lift those living on less than $1.25 a day above that threshold for at least six years
• The percentage of children dropping out of elementary school in conflict-affected countries reached 50 percent in 2011, comprising 28.5 million children; this shows the impact that unstable societies have on one of the main goals included in the 2015 agenda: education
• The rule of law and development are significantly interrelated and mutually reinforcing, making such co-presence necessary for sustainable development at the national and international levels.
Goals
16.1 Reduce everywhere and significantly all forms of violence and related mortality rates
16.2 End the abuse, exploitation and trafficking of children and all forms of violence and torture against them
16.3 Promote the rule of law nationally and internationally and ensure equal access to justice for all
16.4 By 2030, significantly reduce illicit financing and arms trafficking, strengthen recovery and restitution of stolen assets, and combat all forms of organized crime
16.5 Significantly reduce corruption and abuse of power in all their forms
16.6 Develop effective, accountable and transparent institutions at all levels
16.7 Ensure accountable, open to all, participatory and representative decision-making at all levels
16.8 Broaden and strengthen the participation of developing countries in global governance institutions
16.9 By 2030, provide legal identity for all, including birth registration
16.10 Ensure public access to information and protect fundamental freedoms, in accordance with national legislation and international agreements
16.a Strengthen key national institutions, including through international cooperation, to build capacity at every level, particularly in developing countries, to prevent violence and to combat terrorism and crime
16.b Promote and enforce non-discriminatory laws and sustainable development policies
The 2023 edition of “HUMAN RIGHTS?” highlights in a very clear and blatant way how necessary it is for all people around the world to create peaceful, inclusive, just, equitable societies through the elimination of grossly harmful practices in order to build a healthy and just society; not least, it is necessary to talk about the good practices useful to open the dialogue to prevent conflict, especially
in the times that accompany us: this must be a fundamental goal of every government, every institution and every human being.
Talking about conflict, corruption, violence of any kind, social exclusion, and discrimination, it becomes clear that this edition of “HUMAN RIGHTS?” is a kind of natural recapitulation of what has been addressed so far in previous editions.
Indeed, in recent years, we have talked about women’s rights, the right to education and upbringing, the environment, the right to recognition of diversity, the right to work, the right to water as the main sustenance to life, the right to peace for all and the right to free movement of peoples around the world, and much more.
Now, with this new event, let us rethink and reframe these concepts, which are fundamental to a life of dignity and equally recognized for all, and talk about them in a way that includes all these topics and many others.
Talking about rights also means talking about duties. Just as it is everyone’s right to live an inclusive life, it is everyone’s duty to respect the rights of others, build an equitable society and defend the rights of all regardless of background or culture.
“HUMAN RIGHTS?” has never been a simple argument. Artists around the world have had to interpret through images and meanings very complex and often really uncomfortable concepts. Yet they have always managed to offer the audience clear, immediate and strongly meaningful visions, helping them to reflect as, perhaps, is not so usual to do in a contemporary art event.
Once again, the word of mastery goes to the Artist.

info: