HUMAN RIGHTS? #NO-GAP

FONDAZIONE CAMPANA DEI CADUTI – Rovereto (TN) – Italy

11 Giugno > 24 Ottobre 2022

June 11th > October 24th, 2022

curated by Roberto Ronca
organization Debora Salardi

151 ARTISTI DA 33 NAZIONI DIFENDONO IL DIRITTO ALL’UGUAGLIANZA

151 ARTISTS FROM 33 COUNTRIES DEFEND THE RIGHT TO EQUALITY

ARTISTI SELEZIONATI / SELECTED ARTISTS

Laura Agostini Ahrimart Group AndreaPolzoni MassimoVolponi Anchiquearts ArisTTo Alfredo Avagliano Chiara Avanzo Edward Bakst Rossella Baldecchi Maddalena Barletta PG Baroldi Gardenia Barros Serena Battisti Bernie Carla Maria Bertolini Bica Alessandra Binini Silvano Biondani Bluer Gina Bonasera Enrico Bovi Françoise Bracke Rita Buonadonna Caroline Burraway Milena Buzzoni Gabriella Calliari Landivar Massimo Cappellani Tatiana Carapostol Nicola Caroppo CASA Anna Caser Elisabetta Castello Angela Catucci Fabiola Cenci Christine Cézanne-Thauss Costantinos Luisa Dall’Ava Danimo Francesco De Lorenzo Antonella De Lucia Manuel De Marco Giuseppe De Michele Claudia Del Giudice Daniela Di Lullo Brigitte Dietz Vanda Dimattia Maria Ditaranto Maria Donnici Roberto Dovesi Claudio Elli Enio Tonia Erbino Ornella Falavigna Giacomo Falcinelli Yirui Fang Mariarita Ferronetti Marta Fresneda Gutíerrez Ignazio Fresu Antonio Fumagalli Marco Furlanetto Laura Gasparini Elda Gavelli Gianfranco Gentile Tiziana Tirtha Giammetta Gisa Luì Gobbino Lucio Greco Marco Gubellini Isabella Guidi Theo Hues Giuse Iannello ILME Yuni Ko Liis Koger Fenia Kotsopoulou Stella Kukulaki La Chigi Gennaro Lanzo soloartelanzo Francesco Lasalandra Annalisa Lenzi Francesca Lolli Lorenzo Longhi Roberto Lorenzini Luvj Annette Mahoney Francesca Romana Mainieri Gabriella Maldifassi Maura Manfrin MauMan Rosy Mantovani Laura Marmai Roberta Masciarelli Fabio Masotti Gerasimos Mavris Giovanni Mazzi Claudia Mazzitelli MEMO_ART Maija Elizabete Mengele Francesco Mestria Elisa Migliaccio Nadia Emma Migotto José Ney Mila Espinosa Luca Morselli Piero Motta Margaret Nella Helene Öfwerström Giulio Orioli Laura Ottolini Tc.Pallotta Nicole Papaefthimiou Mathka Paris pbellina Paolo Perbellini Luca Piccini Cesare Pinotti Yajaira M Pirela M Graziana Pizzini Carmen Popescu Paul-Yves Poumay Silvia Rea Daniele Renzi Beatrice Riva Imerio Rovelli Roxmyarte Glenda Safonte Alex Sala Tommaso Sandri Nobxhiro Santana Efi Savvides Claudia Scalera Toni Scarduzio Cinzia Scarpa Jean Scuderi / 司強 Vittorio Sedini Maria Stamati Emanuela Terragnoli Elina Tsingiroglou Raffaella Vaccari Angela Valentini Laura Valentini Mauro Verasani Claudia Vianello Jessica Vigna Imma Visconte Marina Vitolo Petr Vlach Madeleine Wories Cristina Zanella Marco Zanin ZERONEGATIVO Susi Zucchi

LE NAZIONI / THE COUNTRIES

COLOMBIA ITALY POLAND USA BRAZIL MEXICO FRANCE BELGIUM UK ECUADOR MOLDOVA LUXEMBOURG AUSTRIA CYPRUS ARGENTINA GERMANY CHINA SPAIN SOUTH-COREA CANADA ESTONIA GREECE DENMARK LATVIA CUBA SWEDEN NIGER VENEZUELA ROMANIA JAPAN TAIWAN CZECH-REPUBLIC NETHERLAND

La Mostra e la Performance / Exhibition and Performance

by Cristina Patuzzo e Massimo Totola

I videomessaggi degli Artisti / Videomessages by Artists

HUMAN RIGHTS? #NOGAP * ARTWORKS

HUMAN RIGHTS? #NOGAP the video made for the International Day of Peace at UNRIC Home Page

HUMAN RIGHTS? #NOGAP meets Marinaleda

IL CONCEPT

ITA

HUMAN RIGHTS? #NO-GAP
L’EDIZIONE 2022

Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni

Nell’obiettivo 10, l’Agenda 2030 ha posto un punto di fondamentale importanza perché il mondo possa essere un luogo migliore per tutte le persone del mondo.
E quindi così specifica:
La comunità internazionale ha fatto progressi significativi per sottrarre le persone alla povertà. Le nazioni più vulnerabili – i paesi meno sviluppati, i Paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare e i piccoli stati insulari in via di sviluppo – continuano a farsi strada per ridurre la povertà.
Tuttavia, l’ineguaglianza persiste e rimangono grandi disparità di accesso alla sanità, all’educazione e ad altri servizi.
Inoltre, mentre la disparità di reddito tra i diversi paesi sembrerebbe essersi ridotta, la disparità all’interno di un medesimo paese è aumentata.
Cresce il consenso sul fatto che la crescita economica non è sufficiente per ridurre la povertà se non si tratta di una crescita inclusiva e se non coinvolge le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile – economica, sociale e ambientale.
Per ridurre la disparità, le politiche dovrebbero essere universali e prestare attenzione ai bisogni delle popolazioni svantaggiate e emarginate.

Fatti e cifre
• In media – e prendendo in considerazione la dimensione della popolazione – tra il 1990 e il 2010 la disparità di reddito è aumentata dell’11% nei Paesi in via di sviluppo
• La maggior parte delle famiglie nei Paesi in via di sviluppo – più del 75% della popolazione – vive in società in cui il reddito è distribuito in maniera meno omogenea rispetto agli anni Novanta
• È dimostrato che, oltre una certa soglia, l’ineguaglianza danneggia la crescita economica e la riduzione della povertà, la qualità delle relazioni nella sfera pubblica e politica e il senso di soddisfazione e di autostima del singolo.
• Non vi è nulla di inevitabile nella crescita delle disparità di reddito; diversi paesi sono riusciti a contenere o ridurre le disparità di reddito, raggiungendo elevati livelli di crescita
• La disparità di reddito non può essere affrontata in maniera efficace se non viene affrontata la disparità di opportunità che sottostà ad essa
• In un sondaggio globale condotto dal programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, è emerso che i decisori politici di tutto il mondo hanno riconosciuto che l’ineguaglianza nei loro paesi è generalmente elevata e costituisce una potenziale minaccia per uno sviluppo sociale ed economico a lungo termine
• Dati provenienti da Paesi in via di sviluppo mostrano che i bambini facenti parte del 20% più povero della popolazione, hanno una probabilità fino a tre volte maggiore di morire prima di aver compiuto cinque anni rispetto ai bambini provenienti da famiglie più benestanti
• La protezione sociale è stata estesa su scala globale in modo significativo, tuttavia le persone con disabilità hanno una probabilità fino a cinque volte maggiore di dover sostenere spese sanitarie catastrofiche
• Nonostante nella maggioranza dei Paesi in via di sviluppo si sia registrato un calo globale di mortalità infantile, la donne delle aree rurali hanno una probabilità fino a tre volte maggiore di morire durante il parto rispetto alle donne che abitano in città

Traguardi
10.1 Entro il 2030, raggiungere progressivamente e sostenere la crescita del reddito del 40% della popolazione nello strato sociale più basso ad un tasso superiore rispetto alla media nazionale
10.2 Entro il 2030, potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, stato economico o altro
10.3 Assicurare pari opportunità e ridurre le disuguaglianze nei risultati, anche eliminando leggi, politiche e pratiche discriminatorie e promuovendo legislazioni, politiche e azioni appropriate a tale proposito
10.4 Adottare politiche, in particolare fiscali, salariali e di protezione sociale, per raggiungere progressivamente una maggior uguaglianza
10.5 Migliorare la regolamentazione e il monitoraggio di istituzioni e mercati finanziari globali e rafforzare l’attuazione di tali norme
10.6 Assicurare una migliore rappresentanza che dia voce ai paesi in via di sviluppo nelle istituzioni responsabili delle decisioni in materia di economia e finanza globale e internazionale, per creare istituzioni più efficaci, credibili, responsabili e legittimate
10.7 Rendere più disciplinate, sicure, regolari e responsabili la migrazione e la mobilità delle persone, anche con l’attuazione di politiche migratorie pianificate e ben gestite
10.a Attuare il principio del trattamento speciale e differente riservato ai paesi in via di sviluppo, in particolare ai meno sviluppati, in conformità agli accordi dell’Organizzazione Mondiale del Commercio 10.b Incoraggiare l’aiuto pubblico allo sviluppo e i flussi finanziari, compresi gli investimenti diretti esteri, per gli stati più bisognosi, in particolar modo i paesi meno sviluppati, i paesi africani, i piccoli stati insulari in via di sviluppo e i paesi in via di sviluppo senza sbocco al mare, in conformità ai loro piani e programmi nazionali 10.c Entro il 2030, ridurre a meno del 3% i costi di transazione delle rimesse dei migranti ed eliminare i corridoi di rimesse con costi oltre il 5%.
Leggendo questi dati risulta molto chiaro ciò che l’Arte può fare e altrettanto chiaramente risulta evidente quanto sia davvero importante:
può comunicare con chiunque, a prescindere dalla provenienza, dalla cultura, dallo stato sociale o dal livello di istruzione, e di conseguenza l’Arte, più di qualsiasi altra forma espressiva, è già di per sé un NO-GAP goal!
E, in quanto egualitaria per chiunque, a chiunque sa parlare andando dritto al cuore, affrontando la questione come nessun’altro tipo di comunicazione è in grado di fare.
E proprio per questo, vengono invitati Artisti e Artiste da tutto il mondo, senza distinzione alcuna di razza, di colore, di età, di cultura, di credo, di orientamento politico, perché è fondamentale uscire dal terreno dell’autoreferenzialità e accogliere in modo globale qualsiasi punto di vista che possa contribuire alla veicolazione corretta del messaggio che l’Obiettivo 10 dell’Agenda 2030 pone.
Parlare di questi problemi a livello mondiale è fondamentale sempre: HUMAN RIGHTS?, per sua vocazione, lo ha sempre fatto dalla prima edizione del 2009 e ha continuato negli anni a smuovere le coscienze di tutti coloro che la possono visitare nella location fisica della Fondazione Campana dei Caduti e per tutti coloro che ne possono fruire nel web e in particolare nei social.

THE CONCEPT

ENG

HUMAN RIGHTS? #NO-GAP
EDITION 2022

Reduce inequality within and between nations

In goal 10, the 2030 Agenda has placed a point of fundamental importance so that the world can be a better place for all the people of the world.
And so it specifies:
The international community has made significant progress in lifting people out of poverty. The most vulnerable nations – least developed countries, landlocked developing countries and small island developing states – continue to work their way to poverty reduction.
However, inequality persists and large inequalities remain in access to health, education and other services. Furthermore, while the inequality of income between different countries seems to have narrowed, the inequality within the same country has increased.
There is a growing consensus that economic growth is not enough to reduce poverty if it is not about inclusive growth and if it does not involve the three dimensions of sustainable development – economic, social and environmental.
To reduce inequality, policies should be universal and pay attention to the needs of disadvantaged and marginalized populations.

Facts and figures
On average – and taking into account the size of the population – between 1990 and 2010, income inequality increased by 11% in developing countries Most families in developing countries – more than 75% of the population – live in societies where income is less evenly distributed than in the 1990s it has been shown that, beyond a certain threshold, inequality damages economic growth and the reduction of poverty, the quality of relations in the public and political spheres and the sense of satisfaction and self-esteem of the individual.
There is nothing inevitable about growing income inequality; several countries have managed to contain or reduce income inequalities, achieving high levels of growth Income inequality cannot be tackled effectively if the underlying inequality of opportunity is not addressed in a global survey conducted by the United Nations Development Program, it emerged that policy makers around the world have recognized that inequality in their countries is generally high and poses a potential threat to long-term social and economic development Data from developing countries show that children in the poorest 20% of the population are up to three times more likely to die before reaching the age of five than children from more affluent families.
Social protection has been significantly extended globally, yet people with disabilities are up to five times more likely to incur catastrophic healthcare costs.
Although there has been a global decline in infant mortality in most developing countries, rural women are up to three times more likely to die in childbirth than urban women

Goals
10.1. By 2030, progressively achieve and sustain income growth of 40% of the population in the lowest social stratum at a rate higher than the national average
10.2. By 2030, enhance and promote the social, economic and political inclusion of all, regardless of age, sex, disability, race, ethnicity, origin, religion, economic status or other
10.3. Ensure equal opportunities and reduce inequalities in results, including by eliminating discriminatory laws, policies and practices and promoting appropriate legislation, policies and actions in this regard
10.4 Adopt policies, in particular tax, wage and social protection policies, to progressively achieve greater equality
10.5 Improve the regulation and monitoring of global financial markets and institutions and strengthen the implementation of these rules
10.6 Ensure better representation that gives developing countries a voice in decision-making institutions in global and international economics and finance, to create more effective, credible, accountable and legitimate institutions
10.7 Make migration and mobility of people more disciplined, safe, regular and responsible, also with the implementation of planned and well managed migration policies
10.a – Implement the principle of special and different treatment reserved for developing countries, in particular the least developed, in accordance with the agreements of the World Trade Organization
10.b – Encourage official development assistance and financial flows, including foreign direct investment, for the states most in need, especially least developed countries, African countries, small island developing states and developing countries landlocked development, in accordance with their national plans and programs
10.c. – By 2030, reduce the transaction costs of migrant remittances to less than 3% and eliminate remittance corridors costing more than 5%
Reading these data it is very clear what Art can do and just as clearly it is evident how important it really is: it can communicate with anyone, regardless of origin, culture, social status or level of education, and consequently the Art, more than any other form of expression, is in itself a NO-GAP goal!
And, as egalitarian for anyone, anyone who knows how to talk going straight to the heart, addressing the issue like no other type of communication is able to do.
And for this very reason, artists and artists from all over the world are invited, without any distinction of race, color, age, culture, creed, political orientation, because it is essential to leave the terrain of self-referentiality and welcome in a way any point of view that can contribute to the correct conveyance of the message that Goal 10 of the 2030 Agenda sets is global.
Talking about these problems worldwide is always fundamental: HUMAN RIGHTS ?, by its vocation, has always done so since the first edition of 2009 and has continued over the years to stir the consciences of all those who can visit it in the physical location of the Campana Foundation. dei Caduti and for all those who can use it on the web and in particular on social networks

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